Zagabria , lunedì, 7. maggio, 2018 10:00 (ACI Stampa).
Ci sarà un monumento dedicato al Beato Alojzie Stepinac, il Cardinale arcivescovo di Zagabria la cui possibile canonizzazione è contestata dalla Serbia. E questo momunemto sarà eretto a Zrin, nella zona di Sisak, dove i serbi furono deportati dagli ustascia durante la Seconda Guerra Mondiale. Ed è proprio questo a scatenare la controversia.
Perché la canonizzazione del Beato Aloizje Stepinac è contestata dai serbi proprio perché considerato un collaborazionista degli ustascia. Normale che la decisione di erigere un monumento fosse considerata al limite una provocazione. E infatti il presidente serbo Vucic - che lo scorso 12 febbraio ha incontrato anche il Cardinale Jospip Bozanic, arcivescovo di Zagabria - ha subito espresso posizione contraria.
Ma era anche logico che da parte croata si puntasse a riaffermare la storia, rivendicando anche lo straordinario ruolo avuto dal Cardinale Stepinac nel contrastare le persecuzioni, da qualunque parte queste venissero.
Il dibattito sulla costruzione del monumento è l’ennesimo capitolo di una storia che sembra non avere mai fine. Il Cardinale Alojzie Stepinac, arcivescovo di Zagabria durante dal 1937 fino al 1960, fu incarcerato dal regime comunista, vittima di un processo farsa e poi di una campagna che lo ha accusato di collaborazionismo con il regime ustascia, nazista, in Yugoslavia.
Dopo la beatificazione celebrata da San Giovanni Paolo II nel 1998, era il momento della canonizzazione. Ma sono arrivate le proteste serbe, e in particolare di parte ortodossa. Papa Francesco ha risposto nominando una commissione mista ortodosso-cattolica, che si è incontrata alternativamente per sei volte a Roma e Zagabria, e che ha prodotto un documento che, alla fine, lascia tutti sulle proprie posizioni.