Città del Vaticano , venerdì, 27. aprile, 2018 12:35 (ACI Stampa).
“E’ questa l’occasione per fare memoria, per ringraziare e per ritornare alle fondamenta poste, più di trecento anni or sono, da San Luigi Maria Grignion de Monfort – di cui festeggerete domani l’anniversario della morte –, fondamenta a cui il Padre Gabriel Deshayes ha dato un nuovo impulso”. Papa Francesco saluta così i partecipanti al XXXII Capitolo Generale dei Fratelli di San Gabriele e i Membri della Famiglia Monfortana, ricevuti oggi in Vaticano.
Montfort, nato in Francia nel 1600, poco dopo l’ordinazione sacerdotale, desiderava una compagnia di collaboratori. Gli avvenimenti fecero si che fossero prima dei fratelli laici a collaborare con lui nelle missioni, alcuni dei quali, a volte, facevano scuola a ragazzi poveri.
Nel secolo successivo, nella linea di questi fratelli, i Fratelli di S. Gabriele furono costituiti in Congregazione autonoma insegnante, da P. Gabriele Deshayes, Superiore Generale degli Istituti Monfortani. Alla sua morte nel 1841, erano un centinaio, alcuni dei quali incaricati dell’educazione dei sordomuti, che diventerà un campo privilegiato della loro missione. Attualmente sono circa 1250, suddivisi in 30 nazioni e in 15 provincie.
Per Papa Francesco una delle fondamenta di Monfort è la Parola di Dio “da meditare costantemente, affinché si incarni nella vita e modelli a poco a poco i pensieri e i gesti su quelli di Cristo. L’altra è la Sapienza, di cui l’amore e l’incessante ricerca hanno ispirato a San Luigi Maria pagine luminose”.
Francesco nel suo discorso loda la vita fraterna: “La vita fraterna, così come la descrivono gli Atti degli Apostoli, di per sé stessa rende testimonianza. Essa attira ed evangelizza ogni giorno, ed è contagiosa…Nelle vostre comunità o nei gruppi di lavoro apostolico, la fraternità deve stimolare ognuno ad essere disponibile allo Spirito dimenticando sé stesso. Passare da una vita in comune a una vita fraterna può rendere il cammino quotidiano più agevole e gioioso”.