Città del Vaticano , lunedì, 23. aprile, 2018 11:00 (ACI Stampa).
L’Associazione Patriarchi della Natura di Forlì ha donato un frutteto speciale, con alcuni frutti a rischio di estinzione, a Papa Francesco, da collocare presso i meravigliosi Giardini Vaticani. “I frutti di questo albero speciale – riporta il comunicato ufficiale – hanno un sapore unico e sono caratterizzati da elevate proprietà nutraceutiche”. Questo progetto è stato chiamato il “Frutteto del Papa”.
Il frutteto del Pontefice è in realtà “una piccola banca del germoplasma” per la conservazione genetica di alcune delle piante più rustiche e resistenti alle avversità del tempo. Indicativamente le 8 piante (una per varietà) sono: il susino di San Giovanni che matura i suoi dolci frutti a metà giugno; il Biricoccolo, detto anche “albicocco nero del Papa” dai frutti vellutati che maturano a luglio; il pero San Giovanni che matura appunto il 24 giugno; il melo di Para, una vecchia pianta dell’appennino forlivese dai frutti ricchi di antiossidanti che maturano a settembre; il mandorlo di San Giovanni Rotondo, uno dei mandorli più grandi d’Italia che misura oltre 4 metri di circonferenza e che matura a fine settembre; il melo di Fondo, che viveva in Trentino ma che è stato riprodotto dall’associazione Patriarchi prima della sua fine; il melograno Grossa di Faenza (che produce frutti fino a 1,5 kg che maturano a fine ottobre, inoltre il melograno è pianta beneaugurante ed è ricco di antociani che fanno bene al cuore); il fico Natalino che proviene dalla Basilicata ed è il gemello di uno dei fichi più grandi d’Italia e che matura a Natale.
La donazione è stata approvata dalla Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici e Artistici della Santa Sede e pienamente condivisa dal Governatorato della Città del Vaticano. “L'iniziativa è infatti in piena sintonia con il magistero del Santo Padre e in particolare con le raccomandazioni dell'Enciclica Laudato Si'”, scrive ancora il comunicato.
L’Associazione Patriarchi della Natura in Italia di Forlì svolge attività di divulgazione, informazione, promozione e valorizzazione degli aspetti naturali del territorio e della cultura rurale; si occupa degli alberi monumentali