Roma , mercoledì, 18. aprile, 2018 17:00 (ACI Stampa).
Alcide De Gasperi era un uomo che viveva – come scrisse Giuseppe Dalla Torre, storico direttore dell’Osservatore Romano – una doppia solitudine: quella del cattolico che “si elevava verso quel Dio al quale chiedeva tranquillità e abbandono” e quella del politico “che si prodigava nel perseguire, fin che era possibile, la giustizia e la carità tra gli uomini”.
Lo ricorda il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, intervenendo al convegno “A 70 anni dalle elezioni del 1948. Riunire storia e futuro nei valori degasperiani: Europa, atlantismo, giustizia sociale”.
Il Cardinale Bassetti delinea la personalità dello statista, che aveva “la fede riposta in Dio” e la politica considerata “una missione laica”. Due temi che in De Gasperi si intrecciavano, perché “l’una ispirava l’altra con passione, inquietudine e sopratuttto senza compromessi”.
Secondo il presidente dei vescovi italiani, De Gasperi è stato “un vero italiano, un autentico cristiano e uno straordinario statista, tra i più importanti – se non il più importante – dell’Italia unita”.
Ma è la dimensione spirituale quella che più interessa al Cardinale Bassetti, perché da lì si forma anche l’idea politica in De Gasperi, dato che “la ricerca di Dio, l’anelito verso il trascendente, le domande ultime sul seno della vita” sono parte di “una unica cornice umana, da cui non si può scindere la teoria e la prassi, l’assunzione di responsabilità verso il Paese e la faticosa esperienza di governo”.