Città del Vaticano , giovedì, 19. aprile, 2018 17:00 (ACI Stampa).
Non tutti sanno che cosa sono le Congregazioni della Curia romana, come nascono e perchè e quale sia stata e sia ancora oggi la loro importanza per il governo della Chiesa, per l’esercizio della pastorale, e in definitiva per la cura delle anime.
Un periodo in cui i media parlano spesso di “riforma della Curia”, sappiamo davvero cosa è la Curia?
Un contributo alla conoscenza di questa realtà che segna la storia è stata la giornata di studio organizzata dalla Pontificia Università Gregoriana lo scorso 16 aprile. Governare per Congregazioni. La Curia papale tra pratiche istituzionali e logiche informali dal XVI al XVII secolo.
Molti i temi affrontati a cominciare dalla presentazione di cosa c’era prima delle Congregazioni. Silvano Giordano professore di Storia della Chiesa alla Pontificia facoltà teologica Teresianum di Roma e docente alla Pontificia Università Gregoriana ha spiegato che l'istituzione delle congregazioni cardinalizie si colloca all'interno del processo di trasformazione della Chiesa che inizia con il concilio di Costanza e si prolunga fin verso la fine del XVII secolo e si intreccia con la formazione del moderno Stato ecclesiastico. I cardinali, ai quali i Papi hanno di fatto limitato la partecipazione autonoma all'esercizio del potere, sono stati inseriti in un movimento che non si è limitato a sanare abusi, ma che ha portato alla elaborazione di un modello di Chiesa sostanzialmente nuovo.
A cominciare dalla Congregazione dell’Inquisizione di cui ha parlato Herman Heinrich Schwedt, archivista tedesco che ha illustrato il passaggio dal declino del cardinalato al momento in cui nel 1542 Papa Giulio III poteva creare nella una commissione cardinalizia senza temere un possibile scisma. La commissione, poi Congregazione dell’Inquisizione, non era progettata come organo duraturo, o simile a quelle esistenti a Venezia, Firenze.