Roma , sabato, 20. giugno, 2015 17:00 (ACI Stampa).
Il viaggio del Papa a Torino terminerà con un incontro ecumenico: la visita alla Chiesa Valdese del capoluogo piementose. Partendo da questo storico incontro, abbiamo fatto il punto dei rapporti tra Cattolici e Valdesi con il Pastore Antonio Adamo, della Chiesa Valdese di Roma.
Dopodomani Papa Francesco visiterà la Chiesa Valdese a Torino. Qual è il significato di questo incontro?
Sarà un incontro all’insegna della sobrietà e della fraternità. Sappiamo che l’incontro di lunedì ha alle spalle decenni di impegno ecumenico di evangelici e cattolici in Italia e nel mondo. L’incontro di Torino esprime la volontà di continuare nel cammino ecumenico e conferma l’avvio di una nuova stagione ecumenica.
Dal Concilio Vaticano II ad oggi come sono cambiati i rapporti tra Cattolici e Valdesi?
Credo che le relazioni siano cambiate profondamente. La centralità del dato biblico e il riconoscimento del Battesimo sono due segni indicativi del cammino ecumenico; ricordo inoltre il documento comune sui matrimoni tra cattolici e valdesi-metodisti. Nell’ascolto reciproco e nella preghiera il Signore ci ha donato la consapevolezza che l’unità nella diversità è la meta comune. Indubbiamente molti pregiudizi sono stati superati e ciò grazie all’azione dello Spirito Santo che ha permesso l’avvio di percorsi di riconciliazione in Gesù Cristo.