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Giornata della Cattolica, Parolin indica quattro pilastri per sostenere i giovani

Università Cattolica del Sacro Cuore | Una visione del chiostro dell'Università Cattolica di Milano  | Wikimedia Commons Università Cattolica del Sacro Cuore | Una visione del chiostro dell'Università Cattolica di Milano | Wikimedia Commons

Nell’Anno del Sinodo dedicato ai giovani, la missione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore è quanto mai attuale per “sostenere lo slancio e le capacità innovative dei giovani”, sottolinea il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, in una lettera per la 94esima giornata nazionale dell’Università Cattolica, che ha come tema “Eredi e innovatori. I giovani protagonisti della storia”.

Il cardinale Parolin sottolinea che questo compito può essere sviluppato solo con “l’eredità umanistica e spirituale che si muove dal solco antico e sempre nuovo della sapienza cristiana”, e in particolare attraverso i suoi quattro pilastri: la ricerca della verità, la contemplazione davanti la bellezza, il desiderio di costruire nel dialogo e l’impegno per rendere la casa comune sempre più armoniosa e pacifica”.

Il Cardinale parte dalle indagini sui giovani che l’Istituto Toniolo svolge in collaborazione con l’ateneo. Indagini che fanno notare come “nonostante le difficoltà, le nuove generazioni non si rassegnano di fronte ad un sistema economico che ne ritarda l’ingresso nel mondo del lavoro” e “non si arrendono davanti alle condizioni della precarietà” che mettono in discussione anche le speranze di formare una famiglia.

I giovani – continua il segretario di Stato vaticano – vivono la situazione paradossale di vivere “profonda insoddisfazione e solitudine” nonostante “si connettano con tutto e tutti”. Sembra mancare loro “la capacità di collocarsi in piena consapevolezza nel solco della storia”, e per questo è necessario che le istituzioni accademiche e culturali “sappiano offrire ai giovani gli strumenti per abitare la storia facendo tesoro dell’enorme patrimonio di conoscenze e di sapienza ereditate dal passato”.

E servono, a questo scopo, “personalità coraggiose e intraprendenti come i fondatori di questo prestigioso Ateneo, capaci di grandi sogni e visioni ardite”. Il Cardinale Parolin ricorda il Beato Giuseppe Toniolo che affidò la creazione dell’ateneo cattolico padre Agostino Gemelli, Armida Barelli, Lodovico Necchi e monsignor Francesco Necchi, una “impegnativa fiaccola” che “continua ad ardere più che mai anche oggi, continuando ad infiammare i cuori e illuminare le menti di tanti giovani”. Un lavoro che – dice il Cardinale – ha anche la gratitudine del Papa.

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