Città del Vaticano , mercoledì, 11. aprile, 2018 16:00 (ACI Stampa).
Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha inviato ai Buddisti un messaggio in occasione di Vesakh, la festività più importante del buddismo che si celebrerà quest’anno il prossimo 29 maggio.
Tema centrale del messaggio è l’impegno delle comunità cristiane e buddiste contro la corruzione.
La corruzione - scrive il Cardinale Presidente Jean Louis Tauran - è un “crimine odioso. In quanto leader religiosi anche noi dobbiamo contribuire a promuovere una cultura che sia impregnata di legalità e trasparenza”. E citando il Papa ricorda che “l’unica strada per uscire dalla corruzione è il servizio. Infatti, la corruzione viene dall’orgoglio, dall’arroganza, mentre il servizio umilia e consiste proprio nell’umile carità di aiutare gli altri”.
“Benché entrambe le nostre tradizioni religiose - prosegue il porporato - denuncino fermamente il male della corruzione, riconosciamo tristemente che alcuni dei nostri seguaci partecipano a pratiche corrotte, e questo conduce a malgoverno, associazione per corruzione e al saccheggio dei beni della nazione”.
Alla corruzione che “mette a rischio la vita, minaccia pure la salute e la sicurezza di individui e comunità” e scandalizza la gente non è possibile “rispondere col silenzio”.