Carpi , domenica, 15. aprile, 2018 10:00 (ACI Stampa).
I due discepoli di Emmaus, mentre ritornano alle loro case tristi e delusi in seguito alla morte e sepoltura di Cristo, vivono un’esperienza inaspettata che fa rinascere la speranza. Cristo risorto si affianca loro e si fa riconoscere mentre spezza il pane. Ripieni di gioia fanno ritorno a Gerusalemme e annunciano agli apostoli, riuniti nel Cenacolo, la resurrezione di Cristo. A confermare la testimonianza dei due, discepoli, improvvisamente, appare Gesù stesso.
Nel vedere Gesù in mezzo a loro rimangono “stupiti e spaventati” perché credono che sia un fantasma. Il loro cuore è ancora appesantito dal dubbio e dalla paura. Questi atteggiamenti ci portano a riconoscere che gli apostoli non erano in attesa della resurrezione del Signore e, pertanto, la loro testimonianza nasce da un fatto che è realmente accaduto sotto i loro occhi. La persona che è apparsa viva è la stessa persona che era stata crocifissa e posta in un sepolcro.
L’iniziativa di mostrarsi viene da Cristo stesso. Egli si presenta e per vincere le loro resistenze compie un gesto, mostra le sue mani e i suoi piedi che presentano i segni della sua morte, e poi chiede da mangiare. San Pietro negli Atti degli Apostoli ricorderà il particolare del “mangiare” quando dichiarerà che gli apostoli hanno “mangiato e bevuto con lui [Cristo] dopo la sua resurrezione dai morti” (10.41).
Il Signore risorto rivolge, pure, un saluto ai suoi discepoli: Pace a voi. In che cosa consiste la pace che Cristo dona? Non è la garanzia di una vita tranquilla, priva di problemi, di sofferenze e di preoccupazioni. Tuttavia, il Signore che sta davanti a loro come il Crocifisso risorto, che ha superato la morte e non può più morire, testimonia ai suoi discepoli che essi non corrono il pericolo di una rovina totale. La pace di Gesù nasce dalla consapevolezza che la mia vita è protetta dalla potenza di Dio ed è nelle buone mani di Dio, che sono mani piene di amore.
Per aiutare i suoi apostoli ad accettare la realtà della sua morte e resurrezione, il Cristo risorto apre loro la mente all’intelligenza delle Scritture, così come aveva già fatto con i discepoli di Emmaus. Di quali Scritture parla il Risorto? Dell’Antico Testamento e delle profezie in esso contenute, nella quali si parla di Cristo e della sua morte.