Roma , domenica, 1. aprile, 2018 15:00 (ACI Stampa).
Il giorno più lungo, più tormentoso e sospeso: è il giorno del sabato santo, tradizionalmente dedicato dalla Chiesa al "silenzio", all'attesa, che poi si apre alla grande gioia della domenica di Pasqua. Come avrà vissuto queste ore "lei", la Madre, Maria?
Quali immagini le avranno attraversato la mente e il cuore? Quella speranza, assurda per la logica, per l'esperienza, che però il Figlio le aveva descritto come sicura realtà, la resurrezione, come le sarà apparsa in quelle lunghe ore passate dopo lo stazione della Croce?
Per oltre duemila anni una lunga schiera di artisti , di mistici, di teologi, di semplici credenti, hanno provato a rispondere a queste domande e a descrivere, a immaginare quello che Maria deve aver vissuto. Dai piedi della Croce fino a quella pietra del sepolcro rotolata via: poche ore, ma che debbono avere avuto il senso dell'eternità, soprattutto per lei. Un'immagine tra le tante ci viene incontro: quella commovente e irraggiungibile della Pietà di Michelangelo, un'opera in cui il marmo che diventa carne, dolore, pietas, attesa....