Città del Vaticano , venerdì, 30. marzo, 2018 18:02 (ACI Stampa).
Papa Francesco ha presieduto in San Pietro la celebrazione della Passione del Signore in occasione del Venerdì Santo. Al termine della lettura del Vangelo il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa, ha tenuto l’omelia.
Il testo del religioso parte dalla testimonianza oculare della Passione da parte dell’Evangelista Giovanni.
Qual è - si domanda Padre Cantalamessa - il significato della Croce. In essa Dio si rivela per ciò che realmente è: “agape, amore oblativo, e soltanto sulla croce diviene manifesto fin dove si spinge questa infinita capacità di auto-donazione di Dio”.
Giovanni ai piedi della Croce era un giovane. E Cantalamessa ricorda che il Sinodo a loro dedicato dalla Chiesa è destinato a “metterli al centro della propria preoccupazione pastorale”. Giovanni da giovane si innamorò di Cristo. “Ci si sforzerà, in questo anno - ha proseguito il Predicatore - di scoprire insieme con loro, che cosa Cristo si aspetta dai giovani, cosa essi possono dare alla Chiesa e alla società. La cosa più importante, però, è un’altra: è far conoscere ai giovani ciò che Gesù ha da dare ad essi. Giovanni lo scoprì stando con Lui: gioia piena e vita in abbondanza”.
Anche oggi è possibile incontrare Gesù “perché egli è risorto; è una persona viva, non un personaggio. Tutto è possibile dopo questo incontro personale; nulla senza cambierà veramente nella vita”.