Roma , martedì, 27. marzo, 2018 10:00 (ACI Stampa).
L’Opera romana pellegrinaggi sarà in Turchia dal 2 al 7 aprile con il Clero dell’Urbe che sarà presieduto dall’Arcivescovo Angelo De Donatis, Vicario generale del Santo Padre per la diocesi di Roma, sarà guidato dall’amministratore delegato dell’Orp, monsignor Remo Chiavarini.
“Si tratta di un’importante occasione di fraternità per il Clero della diocesi del Papa - sottolinea monsignor Chiavarini - nell’ambito della quale vivremo l’incontro con la Chiesa delle origini, rappresentata dalla comunità di Efeso e dalla vicenda di San Paolo, e con il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli nel segno della Chiesa di Roma come Chiesa sorella”.
A diffondere la notizia è un comunicato del Vicariato di Roma. Il pellegrinaggio, realizzato grazie alla collaborazione con il Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia, vedrà anche la partecipazione del vescovo ausiliare Daniele Libanori e avrà il suo culmine nell’incontro con il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, che avverrà nel corso della seconda giornata.
Dopo l’arrivo il Lunedì dell’Angelo, è prevista la visita al Palazzo TopKapi e la celebrazione della Messa nella Cattedrale dello Spirito Santo; martedì 3 aprile il pellegrinaggio farà tappa a Istanbul e quindi al Patriarcato Ecumenico.
“In questo simbolico incontro fra le Chiese sorelle – riporta la nota - troveranno eco le parole del Patriarca Atenagora nell’accogliere Papa Paolo VI alla Chiesa patriarcale di San Giorgio di cui da poco si è celebrato il cinquantenario e che Papa Francesco ha riproposto in un messaggio indirizzato a Bartolomeo I: “Uniamo insieme ciò che è stato diviso, ovunque ciò sia possibile, con le azioni in cui sono coinvolte entrambe le Chiese, dando ulteriore forza alle questioni di fede e disciplina canonica che abbiamo in comune. Conduciamo il dialogo teologico secondo il principio [di] piena comunità nei fondamenti della fede, libertà sia nel pensiero teologico, dove questo è pio ed edificante e ispirato dal corpo principale dei Padri, e nella varietà dei costumi locali, come fu favorito dalla Chiesa sin dall'inizio”.