Città del Vaticano , martedì, 20. marzo, 2018 18:00 (ACI Stampa).
Non c’è stato l’invito a Papa Francesco perché vada in Pakistan. Perlomeno, non ufficialmente. L’arcivescovo Joseph Coutts di Karachi nega che i vescovi abbiano messo sul tavolo il tema, che spetta alla politica. Ma racconta di una visita ad limina intensa, per i cinque vescovi del Pakistan. E di un incontro con Papa Francesco durante il quale tutti hanno messo sul tavolo i problemi che vivono, ma anche le loro speranze.
C’è speranza che il Papa venga in Pakistan?
Lo Stato del Pakistan deve invitare il Papa, e lo ha fatto due anni fa, quando due ministri sono venuti a Roma in rappresentanza del Primo Ministro del Pakistan.
Il 14 marzo, mentre eravate in visita ad limina, un attacco suicida contro una Chiesa ha ucciso 11 persone a Rawaind, alla periferia di Lahore. Come è la situazione in Pakistan?
La situazione è sempre la stessa. In più, ci saranno le elezioni e saremmo chiamati ad eleggere il governo. La Chiesa, in questa situazione, può aspettare e osservare. Cosa si può fare, in fondo, con l’1 per cento della popolazione? Tanta è la percentuale dei cattolici in Pakistan.