Città del Vaticano , giovedì, 15. marzo, 2018 16:00 (ACI Stampa).
Il giovedì dopo la quarta domenica di Quaresima, si celebra la stazione quaresimale in una chiesa sull’Esquilino che ricorda sia San Silvestro, vescovo di Roma all’inizio del IV secolo la cui festa si celebra, come sanno tutti, l’ultimo dell’anno, e San Martino di Tours, vissuto nello stesso secolo è uno dei fondatori del monachesimo in Occidente.
Nella sua guida alle stazioni quaresimali del 1588, Pompeo Ugonio si trova in difficoltà, perché nella chiesa attuale sono confluiti due antichi “tituli” che portavano i nomi del vescovo Silvestro e del prete Equizio, e in più si aggiunge la dedica a Martino.
“Questa chiesa sotto l’invocatione o nome di chi, S. Silvestro la consecrasse non si sa”, commenta, perché si sa solo che fu “edificata nel podere d’un prete chiamato Equitio” e perciò “fu detta il titolo di Equitio”. Poi aggiunge che al Sinodo romano del 499 “si nomina ha chiesa di S. Martino nel titolo di Equitio.”
Ancora oggi gli studiosi non ci vedono chiaro nella faccenda delle origini della chiesa.
La chiesa attuale è carolingia: “Intorno a gli anni del Sig. 844 essendo questa chiesa per la vechiezza si rovinata, che più hormai non si reggeva, Papa Sergio II mise mano a ristaurarla, & ridusse la chiesa in quella forma che è fin hoggi”.