Città del Vaticano , mercoledì, 14. marzo, 2018 16:00 (ACI Stampa).
Il “Mercordi doppo la quarta Domenica di Quadragesima”, Pompeo Ugonio descrive la basilica di San Paolo fuori mura così come non la vediamo più. Nel 1588 vede infatti la basilica che poi sarà danneggiata da un grande incendio nel 1823 per essere quasi del tutto sostituita da una nuova costruzione sulla stessa pianta, ma di stile neoclassico. L’antica basilica sulla tomba dell’apostolo Paolo risaliva invece alla fine del quarto secolo.
“La chiesa di S. Paolo è posta fuor della città lo spato di un miglio”, spiega Ugonio nella sua guida alle stazioni quaresimali.
Pompeo Ugonio sa bene che la chiesa non è stata costruita da Costantino, diversamente dalla grande basilica sulla tomba di San Pietro.
“Prima di passar più avanti, è da sapere che la chiesa la quale habbiamo hoggi di san Paolo, non è totalmente quale fu fatta da Constantino, perché da una lettera di Valentiniano, Honorio, & Arcadio Imperatori che si conserva nella Libraria Vaticana, si raccoglie che detti Imperatori rinovorno la chiesa” alla fine del quarto secolo.
“Entrando nella chiesa di san Paolo, questa se ci presenta innanzi amplissima & spatiosissima, poiché è la maggiore, & più capace di tutte le altre di Roma”.