Bruxelles , martedì, 13. marzo, 2018 10:00 (ACI Stampa).
Guardare fuori, sia ispirandosi al mondo che ispirando speranza: il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopale Europee, propone questa ricetta per evangelizzare l'Europa all’incontro che si è tenuto tra membri del CCEE e della Conferenza delle Chiese Europee (KEK).
Il Cardinale ha aperto i lavori di una due giorni a Bruxelles, dal 9 al 10 marzo, che si è focalizzata sul tema “Testimoniare la nostra fede in un mondo secolarizzato”, e rappresenta una sorta di preparazione verso l’assemblea generale della Conferenza delle Chiese Europee in progamma a Novi Sad, il cui oggetto di discussione è “Sarete miei testimoni”.
Il Comitato Congiunto CCEE-KEK è stato istituito nel 1972, l’anno successivo alla nascita del CCEE, e si incontra ogni anno. Tra le attività, diversi incontri ecumenici: da ricordare le assemblee ecumeniche europee di Basilea 1989, Graz 1997 e Sibiu 2007 e la Charta Oecumenica.
La sigla KEK viene dalla denominazione tedesca Konferenz Europaeische Kirchen, ed è una associazione ecumenica tra le Chiese cristiane d’Europa. Fondata dal 1959, da non confondere con il Consiglio Ecumenico delle Chiese che Papa Francesco visiterà il 21 giugno a Ginevra (cui è comunque affiliata), nella KEK sono rappresentate 125 chiese. Non è membro la Chiesa Cattolica, per lo stesso motivo per cui non è membro del Consiglio Ecumenico delle Chiese: il nome Chiesa, infatti, è solo della Chiesa di Pietro.
Il tema della secolarizzazione è in perfetta continuità con il lavoro svolto dalla CCEE sotto la presidenza del Cardinale Bagnasco, che ha impostato i lavori sulla questione di Dio.