Città del Vaticano , venerdì, 9. marzo, 2018 16:00 (ACI Stampa).
“Della vita, & morte di S. Lorenzo Martire si è già detto”, ripete Pompeo Ugonio stancamente quando arriva alla ventiquattresima chiesa nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali.
San Lorenzo in Lucina è infatti la terza chiesa dedicata a Lorenzo che appare tra le stazioni quaresimali.
La chiesa di San Lorenzo in Lucina “è posta nel più celebre & illustre luogo del Campo Marzo”, annota Ugonio: “Però che quivi appresso consacrò Cesare Augusto al Sole quel famoso Obelisco scolpito con lettere Egittie, alto cento & dicei piedi, & congegnato in modo che serviva con l’ombre ad insegnare la grandezza, & mutation del giorno & della notte”, cioè una meridiana per controllare il calendario. Non un orologio solare, come hanno pensato erroneamente generazioni di studiosi.
“Il qual Obelisco”, continua Ugonio, “l’anno passato 1586” – perché Ugonio scrive nel 1587 – “fu per ordine del presente sommo Pontefice Sisto quinto ricercato, & dietro questa chiesa incontro alle habitat ioni de Signori della nobilissima famiglia Romana de Conti, lo vedessimo scoperto in parte, con le dette lettere Egittie.”
Passando alla chiesa, Ugonio non è sicuro da dove venga il suo nome “in Lucina”. Osserva che “quell’IN, dinota a volte chi fondò la chiesa, come accade in S. Lorenzo in Damaso, & forse per metter differenza tra questa due chiese d’un Santo istesso, furono ambedue con i nomi degli Autori distinte, chiamandosi una in Damaso, & l’altra in Lucina.”