Città del Vaticano , lunedì, 5. marzo, 2018 10:33 (ACI Stampa).
"La Chiesa ci dice che le nostre opere devono convertirsi, e ci parla del digiuno, dell’elemosina, della penitenza: è una conversione delle opere. Fare opere nuove, opere con lo stile cristiano, quello stile che viene dalle Beatitudini. Anche la Chiesa ci parla della conversione dei sentimenti: anche i sentimenti devono convertirsi. Pensiamo per esempio alla Parabola del Buon Samaritano: convertirsi alla compassione. Sentimenti cristiani. Conversione delle opere; conversione dei sentimenti; ma, oggi, ci parla della conversione del pensiero: non di quello che pensiamo, ma anche di come pensiamo, dello stile di pensiero. Io penso con uno stile cristiano o con uno stile pagano? Questo è il messaggio che oggi la Chiesa ci dà". Lo ha detto Papa Francesco nell'omelia della Messa mattutina a Santa Marta.
Dio - ha aggiunto il Papa secondo quanto riporta Vatican News - non agisce facendo "spettacolo", bensì "guarisce in un altro modo: noi facciamo resistenza a dire che qualcuno di noi può correggerci. Deve venire uno con lo spettacolo, a correggerci. E la religione non è uno spettacolo. La fede non è uno spettacolo: è la Parola di Dio e lo Spirito Santo che agisce nei cuori".
Ricordiamo di chiedere la grazia - ha concluso Francesco - della "conversione del pensiero. Non è abituale che noi pensiamo in questo modo. Non è abituale. Anche il modo di pensare, il modo di credere, va convertito. Chiedere la grazia di discernere quando penso con lo spirito del mondo, e quando penso con lo spirito di Dio. E chiedere la grazia della conversione del pensiero".