Città del Vaticano , lunedì, 5. marzo, 2018 10:00 (ACI Stampa).
Da cinque anni con Papa Francesco i media di tutto il mondo hanno iniziato a dare a molte parole un significato un po’ diverso. Nel vocabolario non ci sono solo parole nuove, inventata da un dialetto piemontese intriso di spagnolo, di porteño, ma ci sono anche parole che si usano “diversamente”.
E’ per questo che cresce il numero delle pubblicazioni in tante lingue di “dizionari” di Papa Francesco.
Uno di questi ha una caratteristica particolare, riunisce non tanto giornalisti o scrittori, ma persone che “vivono la parola” per così dire.
Gli autori sono vaticanisti statunitensi: Cindy Wooden, capo dell’ ufficio romano di Catholic News Service, la agenzia legata all’episcopato statunitense, e Joshua McElwee del National Catholic Reporter.
Le parole sono molte: giovani, donne, preghiera, rifugiati, battesimo, Chiesa, etc e gli autori sono interessanti, in particolare da notare alcuni vescovi statunitensi come il cardinale Tobin, e Chupic, ma anche il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo che introduce il volume.