Città del Vaticano , mercoledì, 28. febbraio, 2018 16:00 (ACI Stampa).
La quindicesima stazione quaresimale si celebra il mercoledì della seconda settimana a Santa Cecilia in Trastevere. La chiesa porta il nome della santa protettrice della musica, e non a caso il rettore della chiesa è Mons. Marco Frisina, Maestro della Cappella Musicale Lateranense, famoso compositore di musica sacra contemporeanea.
La chiesa esisteva già nel V secolo ma quella attuale è carolingia, costruita nel IX secolo da Papa Pasquale che costruì anche Santa Prassede e Santa Maria in Domnica. Della chiesa carolingia si vede soprattutto il grande mosaico absidale, mentre il resto dell’interno è un rifacimento rococò del XVIII secolo.
Nella sua guida alle stazioni quaresimali del 1588, Pompeo Ugonio descrive la chiesa prima del grande rifacimento. Prima di tutto è chiaro che gli piace: “Essa chiesa è di giusta grandezza”. Santa Cecilia è oggi la chiesa di un monastero benedettino femminile, e le monache benedettine c’erano già ai tempi di Ugonio:
“Ha tre ordini di colonne, uno di quattro colonne solo nella prima entrata della facciata dinanzi, poste per il largo, le quali reggono il choro che è di sopra tutto chiuso, uso delle sacre Vergini del luogo.”
Ugonio spiega che “un tempo fa tennero questo luogo frati Humiliati dell’ordine di S. Benedetto. Ma Clemente VII lo concesse a Maura Magalotta gentildonna Romana per farvi un Monasterio di Vergini consecrate à Dio, dell’ordine pur del medesimo S. Benedetto.”