Roma , domenica, 4. marzo, 2018 15:00 (ACI Stampa).
I dati sono implacabili: i matrimoni diminuiscono, aumentano divorzi e separazioni. Sempre meno giovani pensano di potersi impegnare in un rapporto che implichi quella responsabilità "terribile", il "per sempre", che una scelta così importante spalanca davanti a un uomo e a una donna.
Quando poi questo passo sia stato compiuto, dinanzi alle inevitabili difficoltà, alle numerose prove che la vita riserva a tutti, la coppia comincia a vacillare, a mostrare le prime crepe. E a questo punto, tutti, senza aspettare o, prendere tempo, sembrano indicare agli sposi in crisi una sola via: quella della separazione. La frase di rito è quasi sempre la stessa: " tu hai diritto ad essere felice, se con lui -lei- non sei più felice, basta, dacci un taglio, vai per la tua strada". Se dovessero esserci figli, il discorso percorre la stessa via, con una variante: alla felicità e alla serenità hanno diritto i bambini, meglio sciogliere la coppia, non ci sono altro che litigi e incomprensioni. Che famiglia possono mai essere ancora?
Questa atteggiamento si amplifica, per così dire, quando ci si presenta davanti ad un avvocato. Quasi mai viene proposto un percorso di conciliazione. Nemmeno viene presa in considerazione questa possibilità. Si parte subito con la preparazione burocratica della separazione. Alimentando spesso atteggiamenti rancorosi e vendicativi.
È la fine del matrimonio come istituzione? O, peggio ancora, del matrimonio come scelta di vita e come struttura portante della nostra società? No, un'alternativa esiste, una strada, non facile, in salita, faticosa, ma capace di portare verso la conquista di un rapporto solido e fecondo, esiste. L'ha indicata molte volte Massimiliano Fiorin, avvocato e " consulente per la riconciliazione", che nel suo nuovo saggio, dal titolo "L'amore non si arrende", con forza e con motivazioni molto concrete, tratte da incontri ed esperienze quotidiane, spiega appunto perché si possa trovare il modo per recuperare il senso dell'amore e della coppia. Se due coniugi in crisi hanno la ventura di incontrare un avvocato come Fiorin, la loro storia forse potrà avere un epilogo diverso. Ma si tratta di una situazione decisamente controcorrente.
Il saggio, a cura delle edizioni Ares, non a caso presenta come sottotitolo quello di "Introduzione alla conciliazione familiare", perché proprio di questo di tratta, come spiega con chiarezza anche Costanza Mariano nella prefazione che introduce al volume. Trovare il modo di superare gli ostacoli è possibile, anche perché le crisi spesso si aprono per piccole incomprensioni, su cui si innalza il cumulo di silenzi, cattiverie gratuite, frustrazioni represse, dolori covati gelosamente e mai rivelati, fino a diventare macigni che bisogna per forza far saltare per aria. Convinti che il modo, per cambiare vita, per non soffrire più, sia cercare nuovi "amori", moltiplicare i rapporti, autoconvincendosi, e autoassolvendosi, che si fa tutto per il bene dell'altro, o degli altri, i figli.