Città del Vaticano , venerdì, 23. febbraio, 2018 16:00 (ACI Stampa).
“Statione decima, venerdì doppò la prima Domenica di Quadragesima, à Santi Apostoli”, scrive nel 1588 Pompeo Ugonio nella sua guida alle chiese dove Sisto V aveva appena risuscitato la celebrazione delle antiche “stazioni quaresimali”.
La chiesa dei Santi Apostoli, nella piazza omonima vicina a Piazza Venezia, si chiama così perché custodisce le reliquie degli apostoli Filippo e Giacomo. Di queste reliquie è stata fatta una approfondita ricognizione chiusa con una solenne celebrazione il 19 dicembre del 2016.
La chiesa viene fondata nel VI secolo anche se poi è stata totalmente rifatta nella prima metà del Settecento. Ugonio vedeva ancora la chiesa medievale, restaurata nel Quattrocento da Sisto IV.
“Anticamente haveva tre gran navi compartite d’ordini di colonne, delle quale se ne veggono in piedi sei. Adesso vi sono le medesime navi, ma si reggono da due gran muri, che à guisa di pilastri posti nel mezzo, sostengono tutto il peso della chiesa.”
Ugonio racconta anche che a volte i Papi venivano a stare d’estate nel palazzo accanto alla chiesa per fuggire il clima del Vaticano: