Città del Vaticano , lunedì, 7. marzo, 2022 15:30 (ACI Stampa).
Oggi i turisti visitano la chiesa di San Pietro in Vincoli soprattutto per vedere il monumento funeraro di Giulio II, scolpito da Michelangelo. Giulio II era stato cardinale titolare della chiesa, come prima di lui anche Sisto IV. Quando Pompeo Ugonio pubblica la sua guida delle chiese delle stazioni quaresimali nel 1588, il monumento era ancora abbastanza nuovo. Ugonio scrive:
“In questa chiesa è una bellissima memoria di Giulio Secondo, quale fu fatta per sua sepoltura di candido marmo, per mano del famoso Michel Angelo Buonaroti, dove oltre il bel disegno, & le altre figure & ornamenti che vi sono, vi è una gran statua di Moisè che non cede alle opere antiche.”
Ma Ugonio ci tiene a precisare che l’importanza della chiesa sta soprattutto nelle catene in cui, secondo la tradizione, è stato incatenato San Pietro.
Ugonio sottolinea che “la principale, & più senza alcun paragone degna memoria di tutte, che habbia la chiesa di San Pietro in Vincoli, sono quell’istessi sacri Vincoli onde ella ha preso il nome. Di questi si son visti molti miracoli.”
Ugonio racconta che i sacri Vincoli “& sanarono infermi, & discacciaciorno Demonij.” Aggiunge che i Papi antichi a volte mandava la limatura delle catene “come raro dono” “à i Re, & Principi, & altre persone grandi, benemerite della Santa Chiesa.”