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Il Papa: pregare incessantemente come Gesù, vivere nel desiderio di Dio

Papa Francesco guida la preghiera dell' Angelus |  | Vatican Media / Aci Group Papa Francesco guida la preghiera dell' Angelus | | Vatican Media / Aci Group

La “Quaresima è un tempo di “agonismo” spirituale: siamo chiamati ad affrontare il Maligno mediante la preghiera per essere capaci, con l’aiuto di Dio, di vincerlo nella nostra vita quotidiana”.

Papa Francesco commenta così il Vangelo delle “tentazioni di Gesù” della prima domenica di Quaresima prima della recita dell’ Angelus in Piazza San Pietro ingrigita dalla pioggia.

“Il male - dice il Papa - è purtroppo all’opera nella nostra esistenza e attorno a noi, dove si manifestano violenze, rifiuto dell’altro, chiusure, guerre, ingiustizie”.

Ma c’è poi subito la “ Buona notizia, che esige dall’uomo conversione e fede”, cioè “che il regno di Dio è vicino”.

Quello di cui il cristiano ha bisogno è della conversione perché “non siamo mai sufficientemente orientati verso Dio e dobbiamo continuamente indirizzare la nostra mente e il nostro cuore a Lui. Per fare questo bisogna avere il coraggio di respingere tutto ciò che ci porta fuori strada, i falsi valori che ci ingannano attirando in modo subdolo il nostro egoismo. Invece dobbiamo fidarci del Signore, della sua bontà e del suo progetto di amore per ciascuno di noi”.

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Tempo di penitenza allora la Quaresima certo, ma non di tristezza, tempo di “impegno gioioso e serio per spogliarci del nostro egoismo, del nostro uomo vecchio, e rinnovarci secondo la grazia del nostro Battesimo”. Con la certezza che “soltanto Dio ci può donare la vera felicità: è inutile che perdiamo il nostro tempo a cercarla altrove, nelle ricchezze, nei piaceri, nel potere, nella carriera… Il regno di Dio è la realizzazione di tutte le nostre aspirazioni più profonde e più autentiche, perché è, al tempo stesso, salvezza dell’uomo e gloria di Dio”.

E la preghiera incessante come quella di Gesù nel deserto, dice il Papa “Non è impossibile! Si tratta di vivere le giornate con l’ardente desiderio di accogliere l’amore che viene da Dio e che vuole trasformare la nostra vita e il mondo intero”.

Francesco ha poi ricordato che dal 19 al 24 marzo, “verranno a Roma circa 300 giovani da tutto il mondo per una riunione preparatoria al Sinodo di ottobre. Desidero però fortemente che tutti i giovani possano essere protagonisti di questa preparazione. Perciò, essi potranno intervenire on line attraverso gruppi linguistici moderati da altri giovani. L’apporto dei “gruppi della rete” si unirà a quello della riunione di Roma. Cari giovani, potete trovare le informazioni sul sito web della Segreteria del Sinodo dei Vescovi. Vi ringrazio del vostro contributo per camminare insieme!”.

Un pensiero speciale anche per i detenuti in questo periodo. Il Signore "non si stanca mai di perdonare".

Poi il Papa ha ricordato che nel pomeriggio iniziano gli esercizi quaresimale per la Curia Romana che si svolgeranno ad Ariccia.