Città del Vaticano , domenica, 11. febbraio, 2018 12:15 (ACI Stampa).
Il primo pellegrino della Giornata Mondiale della Gioventù 2019 è Papa Francesco, che dà il via alle iscrizioni per l’evento cliccando su un tablet al termine di un Angelus che è stato tutto concentrato sul senso di malattia e di peccato. “Non è la malattia che ci rende impuri, è il peccato che ci rende impuri”, ha detto il Papa.
Ispirato dal Vangelo del giorno, che vede Gesù toccare ogni tipo di malati e persino un lebbroso, allora giudicato impuro, Papa Francesco analizza il comportamento di Gesù passo dopo passo. Si tratta, tra l’altro, di un brano evangelico azzeccatissimo per la giornata, perché oggi si celebrano i 160 anni dall’apparizione della Vergine a Lourdes, nota Papa Francesco.
Ma chi erano i lebbrosi al tempo di Gesù? La lebbra – spiega il Papa – veniva considerata “una grave impurità”, che “comportava la separazione del lebbroso dalla comunità”, facendolo sentire “impuro davanti a Dio. Non solo davanti agli uomini, anche davanti a Dio”.
Quando il lebbroso dice a Gesù che se vuole può purificarlo, Gesù “ha compassione” di lui”, cosa che “lo spinge a stendere la mano” verso il lebbroso e a guarirlo.
“Il fatto più sconvolgente – sottolinea Papa Francesco - è che Gesù tocca il lebbroso, perché ciò era assolutamente vietato dalla legge mosaica. Toccare un lebbroso significava essere contagiati anche dentro, nello spirito, cioè diventare impuri”.