Città del Vaticano , sabato, 10. febbraio, 2018 12:00 (ACI Stampa).
Le loro costituzioni sono basate su quelle dei gesuiti, ma il voto speciale di obbedienza al Papa è sostituito dal voto di obbedienza al vescovo locale: i padri Stimmatini incontrati da Papa Francesco hanno questa caratteristica, che ne fa dei missionari del tutto particolari.
Fondata da san Gaspare Bertoni nel 1816 a Verona al culmine di una serie di opere di apostolato che lo vide anche consigliere delle Figlie della Carità e a fianco di Leopoldina Naudet, la Congregazione delle Sacre stimmate assunse quasi per caso il nome, preso dalla Chiesa delle Stimmate di San Francesco che era stata affidata al fondatore.
E infatti il nome di “Stimmatini” non è presente nella Costituzione, redatta nel 1841. Fu semplicemente usato in riferimento al nome della sede della Congregazione. Ciononostante, da lì nacque anche la speciale devozione della congregazione per le Stimmate di Gesù.
La Congregazione ricevette il Pontificio decreto di lode il 16 aprile 1855, l’approvazione ella Santa Sede il 15 settembre 1890 e l’approvazione finale delle Costituzioni il 23 giugno 1925.
Proprio per questa natura speciale di obbedienza ai vescovi locali, gli stimmatini vennero chiamati nel 1926 anche a dedicarsi alle missioni estere: andarono in Cina, nella Missione di Yixia, divenuta prefettura apostolica nel 1935; e dopo, cacciati dai comunisti, i missionari stimmatini si divisero tra Tailandia, Filippine, Sudafrica, Costa d’Avorio, Tanzania e Cile. Altre missioni furono aperte negli Stati Uniti d’America, in Canada e in Brasile.