Città del Vaticano , venerdì, 9. febbraio, 2018 17:00 (ACI Stampa).
Tra le molte cose di cui si parlerà ad ottobre nel Sinodo dei giovani ci sara certamente la cultura. I giovani hanno ancora voglia di studiare? Hanno ancora “sete di conoscenza”?
In un mondo schiacciato sul digitale sembra che ciò che avviene lontano dalla pura tecnologia sia anche lontano dai giovani.
Ma non è così. Una prova è stata il colloquio internazionale tra dottorandi di ricerca che si è svolto all’inizio della settimana al Pontificio istituto di archeologia cristiana.
Il tema era molto specifico “Ricerche di Archeologia Cristiana, Tardantichità e Altomedioevo”, non certo “pop”, ma la prima caratteristica è che i tre giorni di convegno sosìno stati organizzati direttamente dai giovani , dai Dottorandi del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana con il sostegno del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e del Römisches Institut der Görres-Gesellschaft.
Ed è stato un successo. La partecipazione è stata straordinariamente alta vista la estrema specializzazione dei temi, è stato una vera occasione di incontro e di scambio tra giovani studiosi con ricerche di ambito letterario e storico-archeologico, tra i secoli III-X.