Vigevano , giovedì, 1. febbraio, 2018 16:00 (ACI Stampa).
Sarà il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, a presiedere sabato pomeriggio a Vigevano - in rappresentanza del Papa - la Messa per la beatificazione del Servo di Dio Teresio Olivelli, ucciso in odio alla Fede nel campo di concentramento nazista di Hersbruck il 17 gennaio 1945, pochi mesi prima della fine della Seconda Guerra Mondiale.
Ma chi era Teresio Olivelli? Innanzi tutto, era un giovane. Era nato a Bellagio in provincia di Como, il 7 gennaio 1916. Dopo gli studi a Vigevano, l'adesione alla Fuci - la federazione degli universitari cattolici - e la laurea in giurisprudenza, inizia la sua carriera universitaria.
Il 10 giugno 1940 l'Italia entra in guerra e l'anno successivo il giovane Olivelli si arruola: destinazione Russia. E' ufficiale degli Alpini, e assiste i suoi uomini con totale spirito di servizio e di dedizione. Rientrato in Italia dalla disastrosa spedizione in terra sovietica, Olivelli rifiuta l'adesione alla Repubblica di Salò aderisce alla Resistenza. Una resistenza non violenta, improntata al riscatto morale attraverso l'arma del Vangelo.
Il 9 settembre 1943, all'indomani dell'Armistizio con gli angloamericani, viene arrestato dai nazisti e trasferito in Austria. Riesce a fuggire, torna in Italia e riprende la sua attività clandestina.
Insieme a Don Giovanni Barbareschi e Carlo Bianchi, fonda e stampa il giornale clandestino "Il Ribelle", organo delle Fiamme Verdi, le formazioni partigiane di orientamento cattolico. E' il marzo 1944.