Città del Vaticano , mercoledì, 31. gennaio, 2018 18:00 (ACI Stampa).
La liturgia orientale può aiutare la guarire le malattie dell’ Occidente che si rivelano nella crisi della Chiesa. E’ la convinzione di Nicola Bux, sacerdote, scrittore e professore di liturgia che nel suo ultimo libro accompagna il lettore nella conoscenza dei riti orientali a partire delle loro origini ebraiche.
“ Tra cielo e terra. La mistica delle liturgie orientali”, edito da Cantagalli è più che un manuale, è una guida per chi vuole conoscere il senso stesso della presenza di Dio nella liturgia, attraverso la ricchezza dei riti del Medio Oriente.
Oggi la realtà delle migrazioni porta il mondo occidentale a dover meglio conoscere l’ Oriente cristiano. I cattolici che fuggono dalle guerre e dalle persecuzioni seguono riti diverso da quello romano, latino. Copti, Siriaci, bizantini, per molti di noi sono solo nomi che indicano qualcosa di incomprensibile.
Alla scuola del Concilio Vaticano II la necessità è quella della conoscenza, della grande ricchezza di significati e segni che nella liturgia trovano il senso più pieno della teologia che proprio negli atti liturgici il popolo comprende e vive.
Il libro presenta in forma sintetica le indicazioni che provengono dalla Didaché e dalla Traditio apostolica e da tutti i testi dei Padri della Chiesa della zona Medio Orientale, con una ricchissima ricerca bibliografica che permette a chi vuole approfondire di iniziare un cammino alla ricerca della mistica orientale, ma anche della archeologia o della teologia.