Città del Vaticano , domenica, 28. gennaio, 2018 12:17 (ACI Stampa).
Dopo aver celebrato la Messa a Santa Maria Maggiore Papa Francesco si è presentato puntuale alla finestra del Palazzo Apostolico per la recita dell'Angelus.
Il Vangelo di oggi ci presenta Gesù "come profeta potente in parole e in opere". A differenza degli scribi - spiega il Papa - "Gesù insegna come uno che ha autorità, rivelandosi così come l’Inviato di Dio, e non come un semplice uomo che deve fondare il proprio insegnamento sulle tradizioni precedenti. Gesù ha una piena autorevolezza".
Ma Gesù - aggiunge - "si rivela potente anche nelle opere" liberando ad esempio gli indemoniati. "La potenza di Gesù conferma l’autorevolezza del suo insegnamento. Egli non pronuncia solo parole, ma agisce. Così manifesta il progetto di Dio con le parole e con la potenza delle opere".
"Il brano evangelico di oggi - prosegue Francesco - ci mostra che Gesù è il nostro Maestro, potente in parole e opere. Gesù ci comunica tutta la luce che illumina le strade, a volte buie, della nostra esistenza; ci comunica anche la forza necessaria per superare le difficoltà, le prove, le tentazioni. Pensiamo a quale grande grazia è per noi aver conosciuto questo Dio così potente e così buono! Un maestro e un amico, che ci indica la strada e si prende cura di noi, specialmente quando siamo nel bisogno".
Dopo aver recitato l'Angelus il pensiero del Papa è andato all'Afghanistan, dove ieri un attentato terroristico ha provocato una strage. "Fino a quando il popolo afghano dovrà sopportare questa disumana violenza? Preghiamo per tutte le vittime e per le loro famiglie; e preghiamo per quanti, in quel Paese, continuano a lavorare per costruire la pace".