Roma , giovedì, 25. gennaio, 2018 15:00 (ACI Stampa).
I Vescovi italiani rivolgono agli italiani un duplice appello in vista delle elezioni politiche del 4 marzo: “agli elettori, perché superino senza esitazione ogni tentazione di astensionismo; ai candidati, perché avvertano la necessità di un cammino formativo e la responsabilità di mantenere per tutta la durata del mandato un vero rapporto con la base. Entrambe sono condizioni essenziali per conoscere da vicino e, quindi, affrontare i problemi che toccano la vita reale della gente”. E’ quanto emerge dal Comunicato finale del Consiglio Episcopale Permanente della CEI che si è svolto a Roma, ed aperto lunedì scorso dalla prolusione del Cardinale Presidente Gualtiero Bassetti.
E’ stata anche approvata la proposta del Cardinale Bassetti “di promuovere come Conferenza Episcopale Italiana un Incontro di riflessione e di spiritualità per la pace nel Mediterraneo, coinvolgendo i Vescovi cattolici di rito latino e orientale dei Paesi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo”.
Ribadita inoltre l’importanza di quanto emerso nella 48ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, così come l’unità d’intenti e d’azione per il dopo-sisma che ha devastato parte dell’Italia Centrale nel 2016.
Presentando il comunicato finale, è intervenuto Monsignor Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI. Il pensiero del presule è andato all’incidente ferroviario di stamane in Lombardia. “Il deragliamento del treno dei pendolari con morti e feriti deve rappresentare un allarme da prendere sul serio, perché questi episodi si stanno moltiplicando. Con la dovuta partecipazione, noi vescovi come cittadini dobbiamo augurarci che questi eventi ci insegnino che la sicurezza non è un capitolo tra gli altri, nel quale si risparmia a spese delle persone. E’ un prezzo troppo alto quello che si sta pagando con il dolore per le perdite e la fatica di sopportare queste cose. Vorrei richiamare l’urgenza e necessità che chi di dovere metta testa e cuore al tema della sicurezza”.
Galantino ha poi annunciato una novità procedurale del Consiglio Permanente, ovvero l’abolizione della prolusione introduttiva: “Dalla prossima riunione diffonderemo il comunicato conclusivo perché contiene i contenuti proposti dal presidente ma dopo il dibattito tra i vescovi”.