Roma , lunedì, 29. gennaio, 2018 9:00 (ACI Stampa).
Dal 3 Agosto 2017 Don Remo Chiavarini è il nuovo amministratore delegato per l'Opera Romana Pellegrinaggi. La scorsa settimana, l’ORP ha presentato un nuovo catalogo di destinazioni e durante il XX Convegno Teologico Pastorale alla Lateranense, è stata ribadita l’importanza del pellegrinaggio nella trasmissione della fede. ACI Stampa ne ha parlato con Don Remo, incontrato durante i lavori del convegno.
Don Remo, quali sono le caratteristiche di un pellegrinaggio religioso?
Il pellegrinaggio religioso deve essere soprattutto un’esperienza di fede, un’esperienza ecclesiale. C’è chiaramente il pellegrinaggio individuale, che è fondamentale e necessario per qualcuno in un momento particolare della sua vita. Ma a volte, il fatto di ritrovarsi insieme, con persone che non si conoscono a vivere la stessa esperienza è faticoso, ma dà la dimensione del vero cammino della Chiesa: camminare insieme con altri verso una strada comune.
Il tema del XX Convegno Teologico Pastorale dell’ORP è “Il Pellegrinaggio e la trasmissione della fede”. Come può l’esperienza di un pellegrinaggio aiutarci a ritrovare o a scoprire la fede?
“In che modo non lo so, ma so che può, ho l’esperienza concreta. Ho accompagnato molte persone in viaggio verso la Terra Santa e posso dire veramente che, senza fare paragoni, per qualcuno il pellegrinaggio è stato come un esercizio spirituale. Attraverso quello che si vede, che si sente, che si sperimenta nella fatica nel condividere insieme con altri che non si conoscono. C’è un rimettere a fuoco quella fede embrionale o addirittura accenderla. Molte volte qualcuno accompagna un amico, un’amica, la moglie… e qui scopre qualcosa di nuovo. Io credo che l’esperienza del pellegrinaggio è, e sempre sarà, una dimensione importante nel cammino della Chiesa, di cui non si può fare a meno.