Lima , domenica, 21. gennaio, 2018 18:05 (ACI Stampa).
La realtà non si corregge a colpi di photoshop, né può essere fatto al cuore, perché è “lì che si giocano i veri sentimenti”. Il penultimo atto della visita in Perù di Papa è un incontro con i giovani che si tiene in Plaza de Armas.
Sono arrivati in migliaia, e hanno atteso il Papa mentre lì, nel vicino Palazzo dell’Arcivescovado, spiegava a circa 60 vescovi del Perù che una delle grandi sfide è quella di comprendere il nuovo linguaggio digitale. Ed è con un riferimento al linguaggio digitale che Papa Francesco invita a guardare la realtà e accettarsi, senza provare a “photoshoppare” il cuore, perché Dio “ti ama così come si è”.
L'incontro è un dialogo, in cui il Papa chiede ai giovani di riflettere sulla loro vita, li coinvolge chiedendo loro se vogliono confidare in Cristo, fa dire loro in coro "Grazie a Gesù".
Ma prima, il Papa dà ai giovani un esempio da seguire, ed è quello di San Martin de Porres, figlio di un nobile spagnolo e di una ex schiava di origine africana, che divenne dominicano per donare la vita a Dio e ai poveri, servì come infermiere, e poté dunque vivere fino in fondo i suoi segni, “così com’era – dice il Papa – mulatto e alle prese con molte privazioni”, considerato un perdente, e che però riuscì perché ebbe fiducia in un Dio che lo amava.
Certo – concede il Papa – ci sono momenti molto difficili, in cui è possibile pensare “che rimarrete senza poter realizzare i desideri della vostra vita, i vostri sogni”. Eppure, “non ci si deve dare per vinti”, guardando all’esempio dei santi, di ieri e di oggi, chiedendo consiglio, per andare avanti, perché Gesù vuole “vedervi in movimento” e portare avanti i loro ideali, in una via “per niente facile, ma affascinante”, che il Signore guarda “con speranza, senza scoraggiarsi mai”.