Roma , sabato, 20. gennaio, 2018 10:00 (ACI Stampa).
“Uno stimolo a tornare alle nostre radici e a guardare alla vita con fiducia”. Festa e attesa nella diocesi di Bergamo e nella piccola cittadina di Sotto il Monte, che gli ha dato i natali, per l’arrivo, dal 24 maggio al 10 giugno, dell’urna con la salma di Papa Giovanni XXIII, canonizzato il 27 aprile 2014 da papa Francesco insieme a Giovanni Paolo II.
“E’ per noi una gioia grande e una grazia speciale”, dice il vescovo, mons. Francesco Beschi: “pensare al santo Papa Giovanni XXIII che torna nella sua terra, mi ha fatto ricordare quanto lui disse, pochi mesi dopo l’elezione a Pontefice, in un’udienza ad un gruppo di bergamaschi: ‘Vi esorto a progredire sempre nella bontà, nella virtù, nella generosità, affinché i Bergamaschi siano sempre degni di Bergamo”. Tutta Bergamo e tutta la provincia si preparano a questo evento considerato storico (ne parleremo approfonditamente nelle prossime settimane, ndr). L’urna con la salma del santo arriva in anno ricco di anniversari: il 60 della sua elezione sul soglio di Pietro (28 ottobre 1958) e nel 55mo della sua morte avvenuta in Vaticano il 3 giugno 1963 oltre che il 50° del nuovo Seminario Vescovile, intitolato a Papa Giovanni.
In questa settimana i vescovi di alcune conferenze episcopali regionali si sono riuniti anche in vista del Consiglio Permanente della Cei che si aprirà lunedì pomeriggio con la prolusione del presidente, il card. Gualtiero Bassetti.
I presuli siciliani, riuniti a Palermo, sotto la presidenza dell’arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina, hanno assunto una serie di decisioni. I presuli “attenti ascoltatori del grido dei poveri”, si legge in una nota, manifestano “convinta condivisione alla denuncia di quanti, anche presbiteri, hanno evidenziato la distanza tra il sentire della nostra gente e le prospettive di chi è interessato a salvaguardare i privilegi economici di pochi burocrati, a discapito di chi non ha un livello di vita dignitoso. Per parte loro le Chiese di Sicilia assicurano che continueranno a venire incontro alle diverse povertà, nelle forme suggerite localmente dalla fantasia della carità, utilizzando anche le risorse derivanti dai fondi dell’otto per mille che i contribuenti destinano alla Chiesa Cattolica”. I vescovi guardano, quindi, al mondo giovanile evidenziando le loro difficoltà e sottolineando come i ragazzi e i giovani sono “la ricchezza di un Paese, di una comunità. Non possiamo accettare che siano costretti ad andare altrove. È questa una priorità che dal punto di vista educativo e formativo, dal punto di vista sociale e da quello ecclesiale deve stare a cuore a tutti, ciascuno per le proprie competenze, ma tutti uniti in un impegno corale, che speriamo fecondo di bene”.
La Sicilia è una delle regioni chiamate a rinnovare l’assemblea regionale. In vista di questo appuntamento – insieme alle elezioni politiche nazionali il 4 marzo - i vescovi siciliani invitano alla partecipazione politica: “tutti, scrivono nel comunicato finale, dobbiamo avere a cuore il presente e l’avvenire della nostra comunità, di ogni comunità di cui facciamo parte. Avere a cuore significa innanzitutto informarsi, cercare di capire, chiedersi cosa ciascuno di noi possa concretamente fare. Ovviamente c’è chi ha responsabilità più grandi, c’è chi ha possibilità di intervento maggiore, ma tutti possiamo fare qualcosa”. E in vista dell’appello rivolto contro la criminalità organizzata da Giovanni Paolo II nel 1993 – XXV anniversario - nella Valle dei Templi ad Agrigento hanno esaminato una bozza di messaggio da redigere e inviare alle comunità cristiane rilanciando l’eco di quel grido accorato del Santo Padre contro ogni forma di prevaricazione e violenza mafiosa per ribadire il messaggio evangelico di Gesù che è conversione, amore e perdono”. Assemblea dei vescovi anche in Lombardia questa settimana al Santuario di Caravaggio sotto la presidenza dell’arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini. I vescovi lombardi si sono confrontati sull’Esortazione Apostolica post sinodale Amoris Laetitia di papa Francesco ed hanno assunto la decisione di inviare una lettera ai sacerdoti della Lombardia con le indicazioni per la ricezione del documento papale. Tra i tanti argomenti affrontati le lezioni regionali e nazionali: i presuli hanno intenzione di presentare, nelle prossime settimane, due documenti: un testo in vista delle elezioni amministrative e politiche del 4 marzo e una riflessione sugli enti socio sanitari e socio assistenziali di ispirazione cristiana.