Grosseto , mercoledì, 17. gennaio, 2018 12:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco renderà omaggio alla comunità ucraina in Italia con la visita alla Cattedrale di Santa Sofia di Roma il prossimo 28 gennaio, che è “casa” per gli ucraini di rito greco cattolico in Italia. Ma per la Giornata Mondiale del Migrante, il 14 gennaio scorso, c’è stata anche a Grosseto la visita del vescovo Dionisio Lachoviz, visitatore apostolico per i fedeli ucraini in Italia.
Si è trattato di un evento particolarmente significativo, per i fedeli di rito bizantino della diocesi. Mentre immigrati ucraini erano rappresentati nella Messa per i migranti voluta da Papa Francesco in Vaticano lo scorso 14 gennaio, il vescovo Lachoviz giungeva a Grosseto, dove nel pomeriggio celebrava la Divina Liturgia, concelebrata dal vescovo Rodolfo Cetoloni di Grosseto, da don Vitaliy Perth che da un anno è cappellano a Grosseto per la cura spirituale degli ucraini greco cattolici, e da vari altri sacerdoti impegnati nella pastorale missionaria e vocazionale.
Nella sua omelia, il vescovo Lachoviz ha ringraziato il vescovo di Grosseto per l’ospitalità e la disponibilità di un luogo di culto dedicato al rito bizantino, che permette alla comunità di “sentirsi davvero a casa loro”, perché “per noi greco-cattolici” la chiesa “è uno spazio sacro dove il tempo è sempre presente ed è un presente eterno”.
Il vescovo Lachoviz ha ricordato le quattro parole chiave di Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Migranti – accogliere, proteggere, promuovere e integrare – e si è soffermato sul verbo integrare, che è “quello che voi fate per i nostri migranti. Integrare, infatti, come ricordava Giovanni Paolo II, non è dimenticare la propria identità, ma aprirsi per accogliere e contribuire ad una maggiore conoscenza reciproca, per promuovere un’autentica cultura dell’incontro”.
Non sono mancati i riferimenti al conflitto in Ucraina, che anche Papa Francesco ha ricordato nel suo tradizionale discorso di inizio anno con i diplomatici accreditati presso la Santa Sede.