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Il Papa conclude la giornata cilena sulle orme della Compagnia di Gesù

Il Papa prega sulla tomba di San Alberto Hurtado |  | Antonio Spadaro Twitter
Il Papa prega sulla tomba di San Alberto Hurtado | Antonio Spadaro Twitter
Fedeli e volontari dell'Hogar di Cristo |  | Pool-Aigav
Fedeli e volontari dell'Hogar di Cristo | Pool-Aigav
Fedeli e volontari dell'Hogar di Cristo |  | Pool-Aigav
Fedeli e volontari dell'Hogar di Cristo | Pool-Aigav
Fedeli e volontari dell'Hogar di Cristo |  | Pool-Aigav
Fedeli e volontari dell'Hogar di Cristo | Pool-Aigav

La giornata cilena di Papa Francesco si è conclusa ieri nel segno della Compagnia di Gesù, la sua famiglia religiosa di origine. Nel tardo pomeriggio il Pontefice si è recato presso il Santuario di San Alberto Hurtado, dedicato al padre gesuita fondatore dell’iniziativa “Hogar di Cristo”, le case di accoglienza per gli emarginati. Alberto Hurtado è stato beatificato da Giovanni Paolo II nel 1994 e canonizzato nel 2005 da Papa Benedetto XVI

Il Santuario dedicato al Padre Hurtado è stato inaugurato nel 1995.

Morto a 51 anni - nel 1952 - Padre Hurtado è stato guida spirituale dei lavoratori cileni, ispirandosi sempre alla Dottrina Sociale della Chiesa

Dopo aver pregato sulla tomba del Santo, il Papa ha incontrato i volontari dell’Hogar di Cristo i quali hanno donato a Francesco alcuni cibi preparati da loro stessi. 

“Il Signore - ha detto il Papa - benedica questi alimenti, benedica la mano che li ha fatti, che li condividono, che li ricevono, il Signore benedica i cuori di tutti noi e questa condivisione ci insegni a condividere la vita e il cielo quando sarà il momento”.

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Francesco ha donato al Santuario un dipinto  di “Cristo Risorto”, ispirato alla immagine di Gesù Misericordioso di Santa Faustina Kowalska. 

Papa Francesco ha infine concluso la giornata - come fa di consueto nei suoi viaggi apostolici internazionali - incontrando in forma privata una novantina di sacerdoti gesuiti cileni.

Il Papa - ha fatto sapere il Direttore della Sala Stampa Vaticana Burke - ieri, dopo pranzo, ha incontrato in forma strettamente privata nella Nunziatura Apostolica di Santiago un piccolo gruppo di vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti. "L’incontro - ha spiegato Burke - si è svolto in forma strettamente privata. Nessun altro era presente: solamente il Papa e le vittime. E questo perché potessero raccontare le loro sofferenze a Papa Francesco, che li ha ascoltati e ha pregato e pianto con loro".