Varsavia , mercoledì, 10. gennaio, 2018 16:00 (ACI Stampa).
Polonia, i vescovi sostengono il diritto alla vita, e pregano perché passi un progetto di legge in Parlamento che mira ad abolire la possibilità di aborto eugenetico. D’altro canto, nello stesso giorno nel Parlamento polacco c’è un progetto di legge che mira a liberalizzare ancora di più l’aborto.
“Chiediamo cordialmente ai fedeli di pregare per la protezione della vita dei bambini non nati”, esordisce una nota della Conferenza Episcopale Polacca, presieduta dall’arcivescovo Stanislaw Gadecki, che è anche vicepresidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee.
“Facciamo appello – scrive ancora la nota – a tutti i parlamentari affinché rispettino il diritto alla vita di ogni essere umano e adottino il disegno di legge ‘Stop all’aborto’.”
La legge Stop all’aborto è una iniziativa legislativa civica, ed è partita da lontano. Già nel 2011, la Fundacia Pro con l’appoggio dell’associazione civica Piotr Skarqa aveva raccolto 600 mila firme, portando una proposta di legge di iniziativa popolare al Seijm, la Camera bassa del Parlamento di Varsavia, che mirava alla cancellazione totale e senza eccezioni dall’ordinamento giuridico dell’interruzione volontaria di gravidanza.
Questo nuovo progetto di legge, che mira ad eliminare la possibilità di uccidere un bambino a causa del sospetto di invalidità o malattia, è stato firmato da 830 mila persone. La Conferenza Episcopale Polacca sottolinea di aver fin dall’inizio “sostenuto l’iniziativa” di abolire l’aborto eugenetico, considerandola “un passo importante verso la piena protezione della vita”.