Città del Vaticano , domenica, 31. dicembre, 2017 17:26 (ACI Stampa).
“Anche questo tempo dell’anno 2017, che Dio ci aveva donato integro e sano, noi umani l’abbiamo in tanti modi sciupato e ferito con opere di morte, con menzogne e ingiustizie. Le guerre sono il segno flagrante di questo orgoglio recidivo e assurdo.
Ma lo sono anche tutte le piccole e grandi offese alla vita, alla verità, alla fraternità, che causano molteplici forme di degrado umano, sociale e ambientale. Di tutto vogliamo e dobbiamo assumerci, davanti a Dio, ai fratelli e al creato, la nostra responsabilità”.
Papa Francesco lo ha detto nella riflessione di fine anno durante i vespri della Solennità della Madre di Dio.
Ed è a lei che il Papa si è rivolto per ricordare ai cattolici che “questa sera prevale la grazia di Gesù e il suo riflesso in Maria. E prevale perciò la gratitudine, che, come Vescovo di Roma, sento nell’animo pensando alla gente che vive con cuore aperto in questa città”.
Come è ormai tradizione prima del Canto del Te Deum il Papa saluta le autorità civili della città e alla cittadinanza intera.