Rustavi , mercoledì, 3. gennaio, 2018 14:00 (ACI Stampa).
Ricordate la Porta Santa che Papa Francesco aveva benedetto durante il suo viaggio in Georgia? Costruita senza una chiesa, perché i permessi per costruirla non arrivavano, quella porta santa è rimasta simbolicamente in un giardino, e poi è stata portata alla Messa di Tbilisi, dove Papa Francesco la ha benedetta. Finalmente, dopo oltre due anni, quella porta avrà una chiesa.
La Porta Santa era stata costruita a Rustavi, dove c’è una piccola comunità di 100 famiglie cattoliche, che ha bisogno di un luogo dove riunirsi. Fu per questo che la Chiesa cattolica di Georgia aveva acquistato un terreno per costruirla, con tutti i permessi del caso. La costruzione della chiesa, però, non iniziò mai.
La questione si innestava in una difficile situazione, per la piccola Chiesa cattolica di Georgia.
Per quanto il patriarca ortodosso Ilia sia una personalità stimatissima e amata anche da Papa Francesco, l’ortodossia georgiana è tra le più chiuse. Tanto che nessun esponente della Chiesa ortodossa di Georgia prese parte alla Messa di Papa Francesco, mentre uno sparuto numero di manifestanti si presentava sulle strade per contestare la visita del Papa. In una intervista ad ACI Stampa, padre Ghiorghi Zviadadze,rettore dell’Accademia Teologica e del Seminario ortodosso di Tbilisi, spiegò le ragioni dell’impossibilità di un cammino ecumenico. Che sono poi anche le ragioni per cui in Georgia, ad esempio, sono frequenti i ribattesimi dei cattolici, se questi vogliono unirsi in matrimonio ad un partner ortodosso.
Si innestava in questa situazione l’ostilità burocratica per la costruzione della chiesa di Rustavi. Fino a quando fu proposto un nuovo terreno, e questo fu accettato dalla Chiesa cattolica.