Roma , venerdì, 22. dicembre, 2017 9:00 (ACI Stampa).
Lo staresti a sentire per ore quando ti racconta come ha cercato con appassionata ostinazione di creare qualcosa che non sia solo immagine ma che crei una speranza per chi è in carcere. Janusz Mrozowski, è un regista polacco ma vive a Parigi. La sua opera più recente e più sentita è il film girato in Burkina Faso. Messaggi per Papa Francesco da parte dei carcerati: WELCOME TO THE MACO, PAPA FRANCIS!
Tutto nasce per il Giubileo della Misericordia. Mrozowski pensa ad una partita tra carcerati e personale delle carceri, una partita della misericordia, racconta. Ma non si riesce ad organizzare in Europa. Ma alla fine ritrova il suo passaporto del Burkina Faso dove ha vissuto per qualche tempo e pensa di andare la, nelle carceri più abbandonate.
“ Questo film non dovrebbe nemmeno esistere se fosse dipeso solo da motivi economici”.
Per mesi Janus ha mangiato alla mensa con le guardie del carcere, ha vissuto con i carcerati. Un vero miracolo per il regista che racconta: “Questo film mi ha fatto tornare a Dio che avevo lasciato con l’orgoglio di quattordicenne. Io credo nell’uomo non in Dio dicevo. Ma tutto quello che è successo con questa avventura africana è incredibile.
Il 25 settembre ho ricevuto il poster del film ispirato alla creazione di Michelangelo, una mano bianca e una nera. Allora Dio mi è apparso in modo evidente. Sono andato in una chiesa vicina è ho raccontato tutta la storia ad un prete. E poi c’è anche un altro miracolo. Durante il film ogni spettatore è Papa Francesco, perché i detenuti si rivolgono al Papa, direttamente, lo ringraziano”.