Città del Vaticano , giovedì, 11. giugno, 2015 9:00 (ACI Stampa).
Tutto ha inizio il 24 aprile 1981. Međugorje, Bosnia-Erzegovina, Repubblica Federale Socialista di Jugoslavia. Sei ragazzi affermano di aver avuto una apparizione della Madonna, presentatasi come la Regina della Pace. Da allora – secondo i veggenti – le apparizioni si sarebbero susseguite con cadenza regolare e la Madonna avrebbe lasciato numerosi messaggi. Le apparizioni continuerebbero tutt’oggi. La Vergine avrebbe consegnato dieci messaggi, da divulgare tre giorni prima il compimento degli stessi.
Le apparizioni a Ivanka Ivanković, Mirjana Dragićević, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Jakov Čolo e Marija Pavlović sarebbero iniziate sulla collina di Podbrdo e proseguite nelle abitazioni dei ragazzi e nella parrocchia locale.
Secondo i veggenti la Madonna avrebbe avanzato richieste specifiche: la partecipazione ai Sacramenti – in particolare Confessione ed Eucarestia – la lettura della Bibbia, la recita quotidiana del Rosario.
Dal 1981 Međugorje è meta costante di centinaia di migliaia di pellegrini ogni anno sebbene la Chiesa non si sia ancora espressa circa la veridicità delle apparizioni. Nel 1991 l’allora Conferenza Episcopale Jugoslava diffuse una dichiarazione in cui si affermava che – in base alle informazioni e alle indagini – non era possibile attestare la veridicità delle apparizioni.
Nel 2010 Papa Benedetto XVI ha istituito presso la Congregazione per la Dottrina della Fede una Commissione di inchiesta su Međugorje presieduta dal Cardinale Camillo Ruini, già Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.