Amatrice , venerdì, 29. dicembre, 2017 14:00 (ACI Stampa).
L'esigenza di dare un senso alla dilagante distruzione del recente terremoto nel Centro Italia, ha portato molti all'attività di volontariato fin dalle prime ore successive a quelle scosse. Mentre gli occhi di tutti i telespettatori vedevano scorrere immagini di dolore e macerie, alcuni ragazzi erano nelle zone dell'epicentro a scavare, a tirar fuori talvolta la morte, altre la vita. Cosi è nata l’Associazione “La Via del Sale Onlus”, a seguito degli eventi sismici del 24 agosto 2016. I promotori sono tutti giovani residenti o con origini di Cittareale e Leonessa, due dei comuni del cratere del sisma. L’associazione prende il nome dalla via Salaria, la via che unisce Cittareale e Leonessa ad Amatrice. ACI stampa ha parlato del progetto con la responsabile della comunicazione Eleonora Rossetti:
Come nasce “ la Via del Sale Onlus” ? E soprattutto in cosa consiste ?
La notte del 24 agosto, noi ragazzi di Leonessa e Cittareale abbiamo vissuto sulla nostra pelle il terrore e l'angoscia del terremoto. Le due cittadine sono vicinissime ad Amatrice, perciò è stato immediato andare a prestare soccorso scavando tra le macerie. Nei giorni successivi abbiamo allestito un Centro di raccolta a Cittareale (RI) raccogliendo i beni di prima necessità: dagli alimenti al vestiario, prodotti per l'igiene, prodotti per i più piccini, pannoloni per gli anziani, scarpe...insomma, davvero di tutto. Un giorno arrivarono addirittura 12 tir a scaricare li da noi. Mentre alcuni di noi sistemavano tutto nei diversi reparti, alcuni di noi lavoravano alle richieste delle persone sfollate nelle frazioni: preparavamo pacchi con le liste di ciò che occorreva a questa gente e poi lo portavamo di persona con jeep e trial. La maggior parte delle strade era bloccata, la protezione civile non è arrivata nelle frazioni se non dopo 2 settimane dal 24 agosto. Finita la prima emergenza ci siamo trovati di fronte ad un problema enorme: anziani e disabili in tenda con una temperatura che regalava solo pochi gradi centigradi (ricordiamo l'altitudine di quelle zone). L'emergenza era di tipo abitativo e abbiamo quindi scelto di continuare ad operare, ma stavolta con un obietto a lungo termine: ecco quindi il progetto "Una Casetta per Amatrice", iniziato nemmeno un mese dopo la prima scossa. l'iniziativa ha visto la consegna di 31 casette su ruote acquistate grazie ad una continua raccolta fondi, che ha permesso di mettere sotto ad un tetto più di 110 persone di cui 23 disabili e 24 bambini.L'associazione è cresciuta, le persone ci hanno donato denaro e fiducia perchè hanno capito che facciamo sul serio e per la nostra terra non servono troppe parole, ma fatti ed aiuti concreti. Non siamo mai stati dimenticati dalla generosità della gente, la raccolta fondi per il progetto "La Casa di Aurora" ne è la prova: anche a distanza di tempo, siamo riusciti a raccogliere quasi 90 mila euro per la costruzione di una casa vera e definitiva, realizzata in legno e rivestita alla perfezione, antisismica, accogliente e sicura. Adesso la famiglia di Aurora e soprattutto lei, un esserino indifeso di 16 anni affetto da una rarissima e grave patologia (Sindrome di DiGeorge), hanno di nuovo una casa dopo più di un anno costretti a vivere in una minuscolissima roulotte a seguito del crollo della loro abitazione a Colleposta (frazione di Accumoli).Per risollevare il tessuto economico delle zone colpite dal sisma abbiamo indetto un bando per le aziende in difficoltà: 10 mila euro per ricominciare, vinti dalla macelleria Enzo Carni dei fratelli Petrucci, ad Arquata del Tronto. Tantissime aziende hanno partecipato e non escludiamo di poterlo ripetere dato il grande aiuto che rappresenta questa cifra per i commercianti della zona che hanno subito una battuta d'arresto a causa del terremoto.
I volontari di questa associazione sono tutti giovani. Si può essere giovani e allo stesso tempo dedicare tempo e amore a chi ne ha più bisogno?
"Si può essere giovani e allo stesso tempo dedicare tempo e amore a chi ne ha più bisogno?" Perchè esiste un'età per dedicare tempo e amore agli altri? E' sempre il momento giusto! Aiutare chi è in difficoltà, ma soprattutto dargli la voce che manca e fare luce sulle problematiche degli ultimi: questo è un dovere umano, per chi siamo oggi e per chi saremo domani”.