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L'aiuto del Papa per i terremotati di Ischia

I danni del  terremoto ad Ischia del 2017 |  | pd I danni del terremoto ad Ischia del 2017 | | pd

Nei giorni che precedono immediatamente il Santo Natale, Papa Francesco ha mandato a Ischia il Suo Elemosiniere Mons. Konrad Krajewski.

Con questo gesto il Pontefice, pensando alla Sacra Famiglia in ricerca di un alloggio a Betlemme e poi profuga in Egitto, desidera essere vicino alle circa 2.500 persone sfollate dalle proprie abitazioni a causa del terremoto del 21 agosto 2017.

L’evento sismico dell’agosto scorso, del 4° della Scala Richter, ha colpito i Comuni di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio.

L’Elemosiniere è stato mandato a nome del Santo Padre per portare il Suo conforto e i Suoi saluti, ma soprattutto per sostenere in modo concreto la popolazione locale, in collaborazione col Vescovo Diocesano.

 L’evento sismico del 21 agosto 2017 delle ore 20.57, grado 4.0 della Scala Richter, profondità 1,7 km, ha colpito i comuni di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio. In particolar modo il territorio ricadente nella parrocchia di Santa Maria Maddalena, che corrisponde all’attuale zona rossa del comune di Casamicciola Terme, le zone del Maio e della Rita, oltre che diffuse devastazioni che hanno colpito a macchia di leopardo altri quartieri. I 5 edifici di culto presenti nel territorio parrocchiale sono tutti inagibili. All’incirca 800 famiglie corrispondenti a più di 2500 persone sono risultate sfollate dalle proprie abitazioni, perché inagibili o in zona rossa. Bisogna considerare che il solo comune di Casamicciola conta circa 8500 abitanti, dunque è stata colpita all’incirca un quarto della popolazione. Il territorio della parrocchia di Santa Maria Maddalena è il più colpito dal sisma: poco meno della metà dei fedeli corrispondenti all’incirca a 2000 persone sono fuori dalle proprie case. Si è creata una dispersione della comunità con fedeli ormai dislocati in diverse zone dell’isola di Ischia; buona parte della popolazione è costituita da anziani e bambini che staccati dalla propria comunità non riescono più ad avere momenti di comunione e di fraternità come un tempo.

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Il tessuto economico è gravemente danneggiato con perdite molto elevate per le imprese, in alcuni casi già indebitate sono sull’orlo del fallimento; molti dipendenti sono stati licenziati. Diverse persone avevano acquistato nell’attuale zona rossa immobili ed ora si trovano a pagare i mutui per case che probabilmente rivedranno fra qualche anno.

Il sistema scolastico è stato colpito duramente, e tutte le strutture presenti sul territorio di Casamicciola Terme sono attualmente inagibili, a partire dalle scuole dell’infanzia fino agli istituti di secondo grado superiore. I ragazzi sono ospitati presso le strutture scolastiche presenti nel comune di Ischia con turni pomeridiani che vanno dalle 14:00 alle 18:00 o dalle 14:00 alle 19:00. Tale situazione deriva dalla ferma protesta di genitori del confinante comune di Ischia che non vogliono addossare ai propri figli turni alternati con i bambini di Casamicciola colpiti dal terremoto.

E’ difficile per gli sfollati trovare abitazioni disponibili a causa delle lievitazioni dei canoni di locazione. In alcuni casi infatti si ha notizia che i proprietari richiedano fitti esosi per immobili inadeguati speculando sulle popolazioni sfollate. Bisogna tener conto, che alcuni nuclei familiari sono costituiti da pensionati e dipendenti stagionali, che vivevano con redditi modesti nella abitazione di proprietà e che ora difficilmente sono in grado di fornire cauzioni e pagare canoni di locazione mensili anche a basso costo.

Purtroppo il territorio dell’isola di Ischia ed in particolare di Casamicciola non consente al momento la creazione di soluzioni abitative di emergenza e nemmeno di socialità come quelli che la Caritas Nazionale aveva messo a disposizione dei vari comuni.