Città del Vaticano , martedì, 12. dicembre, 2017 14:00 (ACI Stampa).
Francesco Borromini è stato uno dei grandi architetti che ha costruito il Vaticano e molte delle grandi opere che ancora oggi ammiriamo. Al grande artista ticinese vissuto tra la fine del 1500 e il 1600 i Musei Vaticani hanno dedicato una mostra e delle giornate di studio. In particolare saranno visibili “I disegni della Biblioteca Apostolica Vaticana”, cura da Alessandra Rodolfo.
E sarà la XVII Sala della Pinacoteca Vaticana dedicata da quest’anno alla rassegna espositiva di progetti, studi e ricerche denominata Museums at Work ad ospitare la esposizione.
Grazie ad un generoso prestito della Biblioteca Apostolica Vaticana, la mostra è composta da un prezioso nucleo di disegni provenienti dalle sue collezioni, i cui fondi conservano importanti testimonianze grafiche e documentarie dell’artista.
La selezione, concentrata su alcuni esempi del corpus grafico borrominiano, focalizza l’attenzione in particolare sull’attività dell’artista durante il pontificato di Papa Innocenzo X Pamphilj (1644-1655). Le opere provengono dai manoscritti Vaticano Latino 11257 e 11258 contenenti le carte dell’oratoriano Virgilio Spada, amico e convinto sostenitore del Borromini, legato all’artista da sentimenti di profonda e disinteressata stima e amicizia, dal manoscritto Chigiano P.VII.9 messo insieme personalmente e fatto legare per la sua biblioteca dallo stesso pontefice Alessandro VII Chigi (1655-1667) mentre era ancora vivente l’artista e dal manoscritto Chigiano M.IV.
Accanto al progetto per la Fontana dei Fiumi di Piazza Navona, sono presenti testimonianze dell’iter progettuale elaborato dall’architetto per il rimodellamento e la sistemazione organica, nello stesso luogo, di Palazzo Pamphilj, dimora di famiglia di Papa Innocenzo X. Alcuni disegni per la Basilica di San Giovanni in Laterano attestano l’impegno dell’artista per il restauro dell’edificio religioso commissionatogli ancora da Papa Innocenzo X Pamphilj in vista dell’Anno Santo del 1650. Allo stesso Anno Santo, si ricollega il grandioso progetto di ristrutturazione della Basilica di San Paolo fuori le Mura compreso nel programma di Innocenzo X di abbellimento delle basiliche patriarcali in previsione del Giubileo (Collezione Portoghesi). L’esposizione si chiude con alcuni disegni di vario soggetto, confermando la versatilità e vitalità artistica del grande architetto ticinese, protagonista indiscusso del Seicento romano.