Città del Vaticano , venerdì, 8. dicembre, 2017 12:10 (ACI Stampa).
“Quando diciamo a Maria piena di grazia, in un certo senso le diciamo anche questo, al livello più alto. Infatti la riconosciamo sempre giovane, perché mai invecchiata dal peccato”. Papa Francesco saluta così la solennità dell’ Immacolata che apre la porta al Natale nel pieno dell’ Avvento.
Prima della preghiera dell’ Angelus il Papa ha proposto una riflessione ai molti presenti venuti per pregare e vedere l’albero e il presepe della piazza inaugurato ieri sera.
“Festeggiamo, soprattutto attraverso il saluto dell’angelo” spiega il Papa, con il “nome nuovo che Dio le ha dato e che le si addice più del nome datole dai suoi genitori. Anche noi la chiamiamo così, ad ogni Ave Maria”.
Piena di grazia, perchè il lei non c’è posto per il peccato: “e’ una cosa straordinaria, perché tutto nel mondo, purtroppo, è contaminato dal male. Ciascuno di noi, guardandosi dentro, vede dei lati oscuri. Anche i più grandi santi erano peccatori e tutte le realtà, persino le più belle, sono intaccate dal male: tutte, tranne Maria. Lei è l’unica “oasi sempre verde” dell’umanità, la sola incontaminata, creata immacolata per accogliere pienamente, con il suo “sì”, Dio che veniva nel mondo e iniziare così una storia nuova”.
Così il complimento più garbato per ogni donna, non far notare l’età, per Maria diventa una verità, “la riconosciamo sempre giovane, perché mai invecchiata dal peccato. C’è una sola cosa che fa davvero invecchiare: non l’età, ma il peccato. Il peccato rende vecchi, perché sclerotizza il cuore”.