Assisi , martedì, 5. dicembre, 2017 9:00 (ACI Stampa).
A partire da oggi, dovrebbe cominciare a funzionare il tavolo di lavoro che si propone di unire in un “collegamento” tutte le confessioni cristiane in Italia.
La proposta, che già sapeva di annuncio ufficiale, è arrivata da don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI, chiudendo ad Assisi il convegno “Nel nome di Colui che ci riconcilia tutti in un solo corpo” (20-22 novembre).
“È necessario, imprescindibile, non solo opportuno – ha detto don Bettega – mettere in piedi un organismo di collegamento tra le Chiese cristiane presenti in Italia. Un ‘qualcosa che ci permette di stare collegati. Se, forse, anche nel recente passato, non è stato possibile, ora i tempi sono maturi. Ce lo chiede il Vangelo”.
L’idea è quella di realizzare una piattaforma di coordinamento permanente, andando oltre alle iniziative della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, stabilita per la terza settimana di gennaio. Il sogno è quello poi di avere un secondo coordinamento, con “un posto a tavola” in più, dedicato alla religione ebraica. I rapporti con i “fratelli maggiori” ebrei sono, d’altronde, coordinati in Vaticano da una commissione che si trova nel Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e non – come si potrebbe generalmente pensare – nel Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.
L’appuntamento di oggi rappresenta un primo passo. I coordinatori di questo nuovo progetto sono don Bettega, il pastore Luca Negro, presidente della Federazione della Chiese evangeliche in Italia, e padre Evangelios Yfantidis, della arcidiocesi ortodossa di Italia e Malta.