Città del Vaticano , venerdì, 13. marzo, 2015 12:58 (ACI Stampa).
“Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. E’ un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinarioche abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia. Lo vogliamo vivere alla luce della parola del Signore: "Siate misericordiosi come il Padre" (cfr Lc 6,36).”
L’annuncio è stato davvero una sorpresa per molti, ma per chi segue bene le parole di Papa Francesco in fondo c’era da aspettarselo. La passione del Papa per il tema della misericordia e l’idea che per il prossimo giubileo mancano ancora dieci anni erano dei buoni indizi. In questo Bergoglio, sembra voler seguire le orme del santo Giovanni Paolo II e nella più classica tradizione della Chiesa cattolica.
L’annuncio è stato dato dal Papa nella omelia della celebrazione penitenziale che ha voluto oggi, venerdì di Quaresima ed anniversario della sua elezione al Soglio Pontificio.
Una liturgia penitenziale per ricordare che Dio è veramente ricco di misericordia e che devono esserlo tutti i cristiani. Ma soprattutto dobbiamo essere certi della tenerezza di Dio.
“Essere toccati con tenerezza dalla sua mano e plasmati dalla sua grazia- ha detto il Papa- ci consente, pertanto, di avvicinarci al sacerdote senza timore per le nostre colpe, ma con la certezza di essere da lui accolti nel nome di Dio, e compresi nonostante le nostre miserie. Uscendo dal confessionale, sentiremo la sua forza che ridona la vita e restituisce l’entusiasmo della fede.”