Dhaka , venerdì, 1. dicembre, 2017 9:00 (ACI Stampa).
Il Bangladesh dell’armonia è anche il Bangladesh in cui questa armonia è messa in discussione da alcuni recent episodi. E per questo, assumono un particolare significato i due primi appuntamenti di Papa Francesco nella nazione, la visita al National Martyr’s Memorial e al Bangabandhu Memorial Museum.
Per quale motivo questi due appuntamenti hanno un significato così importante? Steven Selvaraj, team leader per l’Asia del Sud dell'organizzazione britannica Christian Solidarity Worldwide, lo spiega in pochi punti essenziali.
“La visita al National Martyr’s memorial – dice ad ACI Stampa – rappresenta, prima di tutto un ulteriore riconoscimento del Bangladesh come una nazione con una propria sovranità, lì dove si celebrano i padri della Nazione. Di fatto, la Santa Sede è stato uno dei primi Paesi sovrani a riconoscere il Bangladesh”.
Ma non solo. Rendendo omaggio a quanti hanno costruito la nazione, la “Santa Sede vuole mostrare quanto è importante l’impegno del popolo nel sollevarsi contro lo sfruttamento e la repressione”. E il Papa “vuole rassicurare i civili che il loro sacrificio non è passato inosservato”.
Sono tutte ragioni che stanno dietro la storia stessa del Bangladesh, una nazione relativamente giovane, nata dalla spartizione dell’India nel 1947 e dalla sollevazione dello Stato dell’Est Pakistan contro la parte Ovest (l'attuale territorio pakistano), che esercitava la sua egemonia. E, durante la guerra, migliaia di Bengalesi furono massacrati, inclusi accademici, politici, intellettuali. Alla fine, l’Est Pakistan si poté costituire come Stato indipendente, e prese il nome di Bangladesh.