Istanbul , giovedì, 30. novembre, 2017 9:00 (ACI Stampa).
E' da molti anni ormai cheuna delegazione vaticana giunge a Istanbul per la festa di Sant'Andrea, il 30 novembre. Ed è tradizione che una delegazione del Patriarcato di Costantinopoli arrivi in Vaticano per la solennità dei Santi Pietro e Paolo. Può sembrare un "chiasmo della cortesia", ma in realtà è molto di più.
La visite di giugno e novembre stanno a significare il legame tra le due Chiese, fondate dai due Santi Apostoli e fratelli Andrea - quella di Costantinopoli - e Pietro - quella di Roma.
A volte è giunto a Roma - in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo - il Patriarca di Costantinopoli, e per ben tre volte per Sant'Andrea tre Papi si sono recati al Fanar - il Vaticano di Costantinopoli: Giovanni Paolo II nel 1979, Benedetto XVI nel 2006 e Francesco nel 2014.
"Il successore di Pietro - diceva Giovanni Paolo II al Patriarca Demetrio al Fanar il 30 novembre 1979 - ha voluto in questo giorno rendere visita alla Chiesa che ha per patrono Sant’Andrea, al suo venerato Pastore, a tutta la sua gerarchia e a tutti i suoi fedeli. E ha voluto partecipare alla sua preghiera. Questa visita alla prima sede della Chiesa ortodossa mostra chiaramente la volontà di tutta la Chiesa cattolica di andare avanti nel cammino verso l’unità di tutti, e anche la convinzione che il ristabilimento della piena comunione con la Chiesa ortodossa è una tappa fondamentale per il progresso decisivo di tutto il movimento ecumenico".
Nel suo discorso al Fanar - il 29 novembre 2006 - Papa Benedetto XVI ricordava invece il contributo orientale alla fortificazione, anche teologica, della fede. "In questa parte del mondo orientale - spiegava il Pontefice - si sono tenuti i sette Concili Ecumenici che Ortodossi e Cattolici riconoscono come autorevoli per la fede e la disciplina della Chiesa. Essi costituiscono permanenti pietre miliari e guide lungo il cammino verso la piena unità".
E sempre al Fanar - il 29 novembre 2014 - Papa Francesco sottolineava il legame che univa Pietro ad Andrea: "erano fratelli di sangue, ma l’incontro con Cristo li ha trasformati in fratelli nella fede e nella carità. E in questa sera gioiosa, in questa preghiera vigiliare vorrei dire soprattutto: fratelli nella speranza - e la speranza non delude! Quale grazia, Santità, poter essere fratelli nella speranza del Signore Risorto! Quale grazia – e quale responsabilità – poter camminare insieme in questa speranza, sorretti dall’intercessione dei santi fratelli Apostoli Andrea e Pietro! E sapere che questa comune speranza non delude, perché è fondata non su di noi e sulle nostre povere forze, ma sulla fedeltà di Dio".