Città del Vaticano , giovedì, 23. novembre, 2017 12:05 (ACI Stampa).
Parola chiave: "minorità". È intorno a questa parola - luogo di incontro con Dio, con i fratelli, con il creato - che Papa Francesco articola il suo discorso alle Famiglie Francescana del Primo e del Terzo Ordine, ricevuti oggi in Vaticano, al termine di una serie di celebrazioni V centenario della bolla Ite Vos con la quale Papa Leone X costituiva i minori in un ordine autonomo.
“Da dove è venuta a Francesco l’ispirazione di porre la minorità come elemento essenziale della vostra fraternità?”. Il Papa lo spiega: “Essendo Cristo e il Vangelo l’opzione fondamentale della sua vita, con tutta sicurezza possiamo dire che la minorità, pur non mancando di motivazioni ascetiche e sociali, nasce dalla contemplazione dell’incarnazione del Figlio di Dio e la riassume nell’immagine del farsi piccolo, come un seme”. La logica della “spogliazione” fatta dal poverello di Assisi.
La minorità francescana si presenta innanzitutto come luogo di incontro e di comunione con Dio. “Una caratteristica della vostra spiritualità – osserva il Papa - è quella di essere una spiritualità di restituzione a Dio. Tutto il bene che c’è in noi o che noi possiamo fare è dono di Colui che per san Francesco era il Bene, tutto il bene, il sommo bene e tutto va restituito all’ altissimo, onnipotente e buon Signore. Lo facciamo attraverso la lode, lo facciamo quando viviamo secondo la logica evangelica del dono, che ci porta a uscire da noi stessi per incontrare gli altri e accoglierli nella nostra vita”.
Dunque, la minorità francescana, luogo di incontro con i fratelli e con tutti gli uomini e le donne. “La necessità di esprimere la vostra fraternità in Cristo – continua Papa Francesco - fa sì che le vostre relazioni interpersonali seguano il dinamismo della carità, per cui, mentre la giustizia vi porterà a riconoscere i diritti di ciascuno, la carità trascende questi diritti e vi chiama alla comunione fraterna; perché non sono i diritti che voi amate, ma i fratelli, che dovete accogliere con rispetto, comprensione e misericordia. La minorità va anche vissuta in relazione a tutti gli uomini e le donne con cui vi incontrate nel vostro andare per il mondo, evitando con la massima cura ogni atteggiamento di superiorità che vi possa allontanare dagli altri”.
“Aprite i vostri cuori e abbracciate i lebbrosi del nostro tempo”, è l’invito dal cuore di Francesco.